Cinque regole d’oro per divertirsi senza pericolo
Conoscere il percorso
Leggere le carte topografiche, leggere le relazioni di chi ci ha preceduto, farsi consigliare da un esperto o da un abitante del luogo, verificare l’integrità del percorso; sono le conoscenze fondamentali da recepire prima di cominciare l’avventura.
Un minimo di attrezzatura
Inverno, primavera, estate o autunno non fa differenza, in montagna anche in agosto è necessario essere adeguatamente vestiti per ripararsi da un’improvvisa nevicata, così come non è inusuale trovarsi in maniche di camicia sotto un bel sole tiepido in pieno inverno.
Scarponi, zaino, viveri ed acqua dovranno sempre partire con noi qualunque sia la destinazione.
Mai da soli
II silenzio, gli animali, le voci del bosco sono un patrimonio d’indiscutibile fascino. Va bene, passiamo pure in silenzio e godiamoceli ma pur sempre in compagnia, la solitudine può essere piacevole ma dividere la compagnia di un amico può essere utile al morale e all’occorrenza può levarci dagli impicci.
Fermarsi ad osservare
Sedersi ed osservare il panorama, scrutare nel folto della boscaglia, inseguire le orme di un animale, ascoltare il rumore di un torrentello, respirare gli aromi delle resine dei pini; tutti i sensi vengono risvegliati, riportati indietro nel tempo quando negli occhi dell’uomo questi erano messaggi reali e non solo più virtuali.
Tornare indietro
Conoscere la montagna significa leggere il mutar del tempo, riconoscere i luoghi pericolosi e trovare un varco percorribile senza porsi in pericolo. Tornare indietro non è mai disonorevole, non rendersi conto che è ora di farlo può essere molto peggio.